Le immagini che parlano di noi
Ci si muove in spazi stretti, ma si sogna di volare.
Il gioco è una cosa seria.
Si pedala verso numeri e parole.
Diverse prospettive, in cerca di equilibrio.
Ciò che ci somiglia
Leggevo il blog di Gipi , e ho scoperto di un film che recentemente sta girando…da lì ho trovato altri spunti. Ho letto il blog di Chico de Luigi, il fotografo di scena, e mi sono persa a guardare le numerose foto che appaiono, una di seguito all’altra. Si tratta di particolari di persone, cose, animali, che danno proprio l’idea di qualcuno che si ferma davanti alle cose che vede perchè ne è curioso e trova quei dettagli che di solito le persone neanche notano.
Beh, guardavo e ho pensato se in definitiva quello che facciamo, non sia altro che quello che ci somiglia di più. Oppure, certo, per contrasto, ciò che ci è più distante. Perchè si sceglie di fotografare proprio quella cosa? Perchè si sceglie di dire o scrivere proprio quella cosa lì e non un’altra? Forse perchè ci somiglia o ci somiglia talmente poco che ne siamo incuriositi, stupiti…e non sappiamo neanche perchè.
Rubo delle foto. Spero che De Luigi non se ne avrà a male…
Ioanna Kourbela, StilistAtene
Isola di Rodi, città di Lindos – Grecia.
Camminiamo per le vie del centro, di sera, tentando di allontanarci dalle strade più turistiche e piene di gente. File e file di bancarelle tutte uguali, cartoline, souvenir, racchettoni da spiaggia, maschere, sandali e gioielli. Niente che attirasse la mia attenzione.
In una strada praticamente tutta buia, vedo una vetrina con dei vestiti particolari per forme e colori.
Ci metto poco per capire che mi sarebbe piaciuto entrare dentro il negozio e tutto – o quasi – quello che ci sarebbe stato dentro.
Così è stato. Scopro l’esistenza di Ioanna Kourbela, stilista ateniese 30enne, che ha seguito le tradizioni familiari nell’ambito dell’abbigliamento e ha firmato una sua linea di abiti. Favolosi.